STATUTI

del COMUNE

di SASSARI  1316

 

Libro I – Capitoli 1-9 - Saggio

 

PROGETTI di LIBERTÀ :

Religione, Etica, Politica,

Educazione alla Comunità

 

a cura di Mario Mandras

 

 

MASTRU

 

 

Alla gente di Sardegna, che ha amato e ama la sua lingua, la sua terra, il lavoro, i suoi figli, la sua storia, la sua religione, le sue istituzioni, il suo futuro.

 

 

 

 

15 agosto  2015

 

Proprietà letteraria riservata - Printed in Italy

© Copyright 2015 by Mario Mandras

 

Mastru – Stampato  in proprio

S. V. Taniga san Giacomo Medas, 4 - Sassari

Cell.  3392756826

 

ISBN 88-901541-2-8

 

Sito internet: www.libreriamastru.com

 

A norma delle vigenti disposizioni sul diritto d’autore e di pubblicazione è vietata ogni tipo di riproduzione (fotocopia, filmati, ecc.), di manipolazione, di utilizzo informatico, del contenuto di questo volume

 

Mario Mandras, laureato in filosofia, è stato docente  di psicometria alla Scuola per Consigliere di Orientamento

presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

 

 

 

 

 

Introduzione

 

1.Edizioni critiche del Codice degli Statuti della Repubblica di Sassari

 a)   La prima pubblicazione critica del Codice degli Statuti della Repubblica di Sassari fu fatta da D.P. Tola nel 1850.

L’illustre critico trascrisse una copia del Codice degli Statuti del Comune di Sassari costituita da un volume membranaceo di fogli 91 (pag. 182).

Nella pubblicazione del Tola del 1850 è compresa la Convenzione tra il Comune di Sassari e il Comune di Genova del 1294. Inoltre sono riportati i Frammenti latini del Codice degli Statuti della Repubblica di Sassari:

ex libro I    capitoli   III – XXXVI

                   capitoli   XLII – XLVII

                   capitoli   CXLVI – CLII

ex libro II  capitoli    I – LXXIX

ex libro III capitoli   …III – L

 

b)   Il  Guarnerio P.E. (1892) pubblicò una seconda edizione critica : Gli Statuti della Repubblica sassarese.

 

c)   Il  Finzi V. (1911) pubblicò una terza edizione critica: Gli Statuti della Repubblica di Sassari disponendo della copia autentica degli Statuti, inoltre ebbe a confronto il Codice di Castelsardo, cioè una copia degli Statuti della Repubblica di Sassari rinvenuta nell’archivio di Castelsardo da Zirulia G. (1902).

     Il Finzi (1911, pag. 6) precisa che nella sua nuova edizione critica degli Statuti della Repubblica di Sassari ha omesso le varianti delle due edizioni del Tola e del Guarnerio  : “che non rappresentano una modificazione essenziale delle parole e delle

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frasi, ma solo una differenza minima di forma, che non ha importanza né per il filologo, né per lo storico, né per il giurista.

Restano solo: a) le note che si riferiscono al manoscritto di Castelsardo; b) le varianti delle edizioni del Tola e del Guarnerio, che abbiano veramente un senso, e che servano a integrare il testo del manoscritto, o a correggere gli errori materiali dell’amanuense, Le une e le altre si sono conservate nella nuova edizione degli statuti”.

     IL Finzi (1911, pag. 6) nell’apportare alcune modifiche al manoscritto precisa: “1° che, pure riproducendo il codice di Castelsardo con fedeltà ed accuratezza, si sono dati, nell’intento di agevolarne  agli studiosi la lettura, con lettera maiuscola tutti i nomi propri di persona e di luogo, anche se il codice non li ha; 2° che non si è riprodotto l’u, invece dell’ormai usuale v ; 3° che non si diedero più in corsivo, come nella precedente edizione, le lettere supplite sulla base dell’abbreviazione; si usarono solo le parentesi quadre per le parole aggiunte, e le tonde per le espunte; 4° che si omise di riprodurre l’j, invece del semplice i, solo conservandolo, quando è seguito da vocale; 5° infine che, e nel solo intento di rendere più agevole la lettura del testo, si aggiunsero le virgole e i punti, dove mancavano, non obliando di curare altresì una più razionale divisione delle parole”.

   Il Finzi (1911, pag.7) precisa di aver completato il rubricario del libro I, che nel manoscritto di Castelsardo giunge solo al cap.98, talora colla scorta della copia autentica, “ solo nei casi nei quali il capitolo è anepigrafo nel codice edito dal Tola e dal Guarnerio, ed in quello di Castelsardo, tal’altra giovandomi all’uopo dello stesso codice di Castelsardo, quando l’intitolazione del capitolo è in esso completa; mi valsi infine del manoscritto originale, edito dal Tola e dal Guarnerio, quando il capitolo è anepigrafo in quello di Castelsardo”.

    Il Finzi (1911) nell’ Appendice I pubblica i  Frammenti latini inediti degli Statuti di Sassari, che comprendono i capitoli del libro I che vanno dal cap.36 al cap.141

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2. Modalità della trascrizione dei codici membranacei originali

  

     Mentre il Guarnerio trascrive letteralmente il manoscritto, e il Finzi, come sopra riportato, si limita ad alcune semplici modifiche, nell’intento di agevolarne agli studiosi la lettura,   il Tola sostituisce  alcune lettere usate dagli amanuensi, sicuramente al fine di rendere più immediatamente comprensibile e spedita la lettura del testo in lingua sarda particolarmente per i sardi a cui è destinato.

     Gli amanuensi nel tradurre in sardo il testo degli Statuti della Repubblica di Sassari per rappresentare graficamente alcuni suoni caratteristici della lingua sarda fecero ricorso a lettere ( ç, Ç) non presenti nell’alfabeto della lingua latina, ma presenti in alcune lingue romanze (Spagnolo, Francese).

     Il Tola (1850, pag. 23, nota 6) in riferimento al termine in zo (Statuti libro I cap. XII) , che in italiano significa in ciò afferma :

 “ Perché si vede che per uso di lingua, e di ortografia antica sarda il ci e gi, si risolveva,  come nella pronunzia, in z  o semplice, o forte. Così famiglia  famiza, consigiu  consizu, ciascatunu  zascatunu, cio est  zo est ec. Ed in questi casi il ci e il gi si vedono ortograficamente espressi con questa ÇI”.

     Il Tola (1850) in riferimento a zascatuna volta  ( Statuti libro I cap. XXIIII) nella nota 1 di pag. 29 scrive: “ Zascatuna, cioè ciascatuna; e qui pure il ci è scritto con Ç, che si pronunzia Z.

    Il Tola (1850) riporta nella nota 3 di pag. 157 (cap.39 del libro III degli Statuti) una giunta marginale:

per sex bonos homines dessu consizu maiore electos per issa potestate et priore dessos antianos o dessos sindicos, 2806su quale priore etiam deu cun issos sex se uniat ad ecussu consizu dare palesimente inter issos. 2807Et issa potestate siat tentu observare cio qui per issos dictos savios over sa majore parte de cussos aet esser consizatu 2808datu per ecussos iuramentu de novu de

 

IX

 

consizare bene et lealemente; 2809et issu consizu datu siat tentu

secretu.” (nota: i numeri in apice sono stati posti per più facilmente confrontare con il testo del Guarnerio e del Finzi da noi riportato).

   Riportando la medesima giunta marginale il Guarnerio scrive:

“per sex bonos homines dessu consiçu maiore electos per issa potestate et priore dessos antianos o dessos sindicos, 2806su quale priore etiam deu cun issos sex se uniat ad ecussu consiçu dare palesimente inter issos. 2807Et issa potestate siat tentu observare cio qui per issos dictos sauios ouer sa maiore parte de cussos aet esser consiçatu 2808datu per ecussos iuramentu de nouu de consiçare bene et lealemente 2809et issu consiçu datu siat tentu secretu.

Il Finzi riprende tale e quale  la giunta riportata dal Guarnerio.

    Pertanto il Tola (1850) nella sua edizione del  Codice degli Statuti della Repubblica di Sassari ha corretto le u del codice originale con le v quando era richiesto dal testo e soprattutto ha sostituito alla consonante non latina (ç, Ç , c con cediglia) la z.

    In questa nostra edizione per fini didattici abbiamo seguito le indicazioni del Tola. La citata giunta marginale risulta pertanto :

“per sex bonos homines dessu consizu maiore electos per issa potestate et priore dessos antianos o dessos sindicos, 2806su quale priore etiam deu cun issos sex se uniat ad ecussu consizu dare palesimente inter issos. 2807Et issa potestate siat tentu observare cio qui per issos dictos savios over  sa maiore parte de cussos aet esser consizatu 2808datu per ecussos iuramentu de novu de consizare bene et lealemente 2809et issu  consizu datu siat tentu secretu”.   

 

3. Statuti del Comune di Sassari  del 1316

 

      Questo nostro lavoro sugli Statuti del Comune di Sassari del 1316 ha un intento didattico e divulgativo.

     A tal fine viene presentato un testo degli Statuti  che riporta le

 

X

edizioni critiche del Tola, del Guarnerio e del Finzi. La lettura

degli Statuti risulta arricchita degli apporti dei diversi critici in un unico testo senza bisogno di compiere raffronti sulle varie edizioni critiche. In questo modo viene avvantaggiato il lettore comune o in fase formativa che troverebbe difficoltoso o proibitivo un raffronto simultaneo dei vari codici e testi critici, finendo per allontanarlo dall’arricchente messaggio storico, religioso, etico, sociale, lavorativo, formativo, di partecipazione politica, degli Statuti.

     Inoltre il testo degli Statuti e reso più immediato nella comprensione del suo contenuto, infatti, seguendo le orme del Tola, è stata sostituita la Ç  con la Z e con la suddivisione del testo in versetti indicati da apici ( in tutto il testo sono 2912) viene facilitata e velocizzata l’ individuazione di parti del contenuto.

 

3.1       Riproduzione corretta del testo degli Statuti  di Sassari del 1316 

 

Il testo riportato  contiene il testo critico del Finzi (1911)  con le varianti del Tola riportate con le parole o frasi scritte in corsivo e con le varianti del Guarnerio riportate con le parole o frasi sottolineate.

  

3.2       Sostituzione della consonante ç , Ç  con la z, Z

 

  Il Tola nella  edizione critica del Codice degli Statuti della Repubblica di Sassari   non trascrive  nessuna lettera  ç , Ç, ma  sempre le sostituite con z, Z.

          In questo nostro lavoro sugli Statuti di Sassari del 1316 abbiamo sostituito tutte le ç, Ç con la z, Z, trascritta in corsivo nel corpo delle parole.

 

XI

4. Flussi sinergici vitali costitutivi della comunità di Sassari come ci vengono descritti negli Statuti del Comune di Sassari del 1316

 

     Nel sottotitolo di questo nostro lavoro sugli Statuti abbiamo

cercato di comprendere in una visione sintetica e sinergica le componenti vitali presenti nel Comune di Sassari nel 1316 come ci vengono descritte nei suoi Statuti.

Gli Statuti codificano un progetto in divenire di una società viva, dinamica, partecipe, che mira al raggiungimento di una qualità di convivenza più giusta, più rispettosa, più allargata, più libera e felice rispetto alla società precedente.

      Questi flussi sinergici hanno la loro origine nei bisogni profondi degli individui che lottano quotidianamente contro la violenza e l’oppressione dei loro impulsi distruttivi interiori che incrementano l’asservimento egoistico  nella irrefrenabile ricerca di emozioni, di possesso di cose, di distruzione di quanto non riescono a dominare, di eliminazione acritica di ciò che si presenta come una possibilità di fuga e di superamento dalla loro tirannia interiore.

     Questi flussi sinergici interiori proiettati e riconosciuti in coloro che vivono nella stessa comunità, determinano interessamento reciproco, spingono alla fratellanza, alla condivisione  di azioni da compiere, di strade da percorrere, di mete da raggiungere, di guide da seguire.

     Viene in questo modo a delinearsi l’esistenza superiore di una comunità amica e benefica della quale ci sentiamo parte attiva, difensori, desiderosi di diffonderla, per dilatare le nostre amicizie che ci liberano dalla solitudine.

     Per semplificare possiamo individuare quattro comunità di ordine superiore delle quali ci sentiamo parte e che contribuiamo a realizzare nel concreto, cioè nel limite: la comunità religiosa o di fede, la comunità etica, che rifugge dal male, la comunità politica, che ordina la vita sociale, la comunità educativa, che

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insegna, offre le opportunità, allena a superare gli ostacoli e a crescere.

     Queste 4 comunità hanno ambiti, metodi, strategie di relazione con i vari individui  diversificate. Vivono nel limite. Devono relazionarsi, mediante il costante dialogo e rispetto, in autonomia, collaborazione e sinergia, non in contrapposizione  o in sostituzione del compito altrui.

     Il rinnovamento e la freschezza di queste comunità esige la riflessione, l’approfondimento del proprio ambito di sapere e di sentire e il quotidiano dialogo con le istanze dell’anima dei singoli partecipanti alla comunità.

    Queste comunità interagiscono mediante progetti che mutano e si evolvono in relazione al grado di sviluppo dei partecipanti.

Il conflitto tra queste 4 comunità porta all’ingiustizia, alla lotta fratricida, alla guerra, e all’estinzione di quella società.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

XIII
A – Libro I degli Statuti del libero Comune di Sassari

 

[c. Ir] Rubrica. 

 

I. Su Juramentu dessa potestate. p. 10

II. Su juramentu dessu Cavalieri.p. 11 

III. Sacramentu dessu Notaiu. p.13

IV. Dessa pena dessu Notaiu. p. 14

V. Qui duos breves se inscrivan et unu de cussos se vardet.15 

VI. Qui sa potestate non dormat de nocte foras de Sassari. 15

VII.Qui sa potestate tengiat sa famiza et issos cavallos qui devet.

      16 

VIII. Qui sa potestate over alcunu dessa famiza sua non mittat

     manu ad alcuna persone.17

IX. Qui sa potestate non fathat raunare su consizu sensa sa

     voluntate  dessos antianos. 18

X. De servare sos bandos dessa potestate. 18 

XI. De non facher conspirationes et juras. 19

XII. De non facher Cumpagnias et ressas. 20

XIII. Dessos medicos et spethiales.  21

XIV. Qui alcunu pisanu non siat recivitu in Sassari ad habitare.22 

XV. Juramentu dessos homines de Sassari.22 

XVI. Jura de iscolcha.23

XVII. Juramentu dessos offitiales de Romagna. 23

XVIII. Qui sa potestate fathat vnu vadu de muru.25 

XIX. De vider su fossatu et issos muros. 25

XX. De non levare dessos benes dessu Cumone.26 

XXI. De non dare dessos benes dessu Cumone.  26

XXII. Comente se deven vender sos offitios dessu Cumone.27

[c. 1v] XXIII. Dessos offitiales dessu Cumone et dessa pena de

     cussos. 27

XXIV. Dessa electione dessos consizeris et de cussos qui deven

     esser in consizu. 28  

XXV. Qui neuna persona in sa essita dessu offitiu pothat aver

     atteru offitiu over avende offitiu. 28

1

XXVI. Sa electione dessos maiores de chita. 29

XXVII. Dessa electione dessos portorargios. 31

XXVIII. Dessa electione dessu massaiu de Sassari. 31

XXIX. Sa electione et issu offitiu dessos sindicos et issa pena de

     cussos.  34

XXX. Sa electione dessos sensales et issu salariu de cussos. 37

XXXI. Sa electione dessos offitiales dessa istatea. 40

XXXII. Dessos quirclos dessa istatea. 42

XXXIII. Sa electione dessos juratos ad facher pacamentos et ad

     prethos. 43

XXXIV. Sas confines dessa iscolcha de Sassari. 44

XXXV. Dessos Jmbassiatores. 46

XXXVI. Sa libertate dessos homines de Romangna. 47

XXXVII. Dessos qui fraican testa ad bia. 49

XXX VIII. De non impazare sas vias. 51

XXXIX. De adconzare sas vias. 53

XXXX. Dessos contones. 53

XXXXI. De non secare linna in su monte. 54

XXXXII. De non ponner fochu. 55

XXXXIII. Dessas concias, conciatores et pilacanes. 56

[c. IIr] XLIV. Dessos vsureris. 57

XLV. Dessos fizos qui non obedin su patre et issa mama. 57

XLVI. Dessas allocationes dessas domos. 58

XLVII. De non obligare sas possessiones suas ad atter. 59

XLVIII. Qui neuna persone comporet rathones azenas de depitu.59 

XLIX.Qui sa muzere non fathat carta sensa licentia dessu maritu.

     60

L. Qui neuna muzere pothat cassare sa carta dessa dota sua.60   

LI. Qui neunu pothat refutare alcunu capitulu de Sassari.61 

LII. De mitter sas ascedas in quaternu, et dessos notaios qui morin.

      61 

LIII. Dessu salariu dessas ascedas, et dessa quircatura. 62

LIV. Dessu esemplu factu dessas cartas bullatas. 63

LV. De non comporare sos benes dessos rebellos. 64

LVI. Dessos patronos dessos lingnos. 64

2

LVII. De non batture sale da alcuna parte. 65

LVIII. Dessos corgios qui se deven vender et comente. 66

LIX. Dessu casu, lana et fune. 66

LX. De non vender sos corgios si non in platha, et de vender su

     pane et issas herbas. 67

LXI. De non andare ad portu pro comporare. 68

LXII. Dessos taverrargios, et comente sa petha se vendat in [su]

     mazel[lu]. 69

LXIII. De non vender alcuna cosa sas festas. 71

LXIV. Qui neuna persone comporet petha, over cosa

     mandigatorgia inanti de terza. 71   

[c. IIv] LXV. Dessos qui venden su palone et issa linna. 72

LXVI. Dessos qui venden sas perdiches. 72

LXVII. Dessos qui venden su pische luvatu, et de non luvare.73 

LXXIII. Dessos qui venden su pische. 73

LXIX. Dessos qui fachen carnattu et dessa brutura de cussu.74 

LXX. De non gettare abba in via plubica inanti de sonare sa

     campana. 75

LXXI. Dessos molenargios et dessa mesura dessa farina.76 

LXVII. Dessos barberis. 77

LXXIII. Dessos furrajos. 77

LXXIV. Dessos carratores. 78

LXXV. De mendare sos cavallos mortos.  80

LXVVI. Dessu bestiamen mortu in vingnas et ortos et avros.81 

LXXVII. De non ochier columbos. 82

LXXVIII. Dessu bestiamen qui se devet batture ad sa logia.82

LXXIX, Dessos dannos qui se fachen in sas domos dessas

     vingnas. 83

LXXX. Dessa carra et dessu dirittu de cussa. 84

LXXXI. Qui zascatunu pothat ponner boes in bingna sua. 85

LXXXII. Dessa via qui deven facher sos carratores. 86

LXXXIII. Dessas feminas qui vaen filande per issa via. 86

LXXXIV. De mendare sos breves.86   

LXXXV. De non terrafinare  alcunu. 87

LXXXVI. De non torrare su prestitu factu ad su Cumone ad

3

     tempus de Pisanos. 87   

[c. IIIr] LXXXVII. Dessos isbanditos.88 

LXXXVIII, Qui neuna persone pothat esser in sa electione, salvu

     sos electores. 88

LXXXIX. Qui sos offitiales fathan iscriver sos contrafachentes.89 

XC. Qui sa alga se jectet in certos locos. 90  

XCI. Qui sas cosas qui se venden sian pinnos dessu qui laet vendi

     [tu]. 91

XCII. Dessos qui battun sas telas et issu albache. 92

XCIII. Qui vnu notaiu de Sassari se eliat zascatunu annu. 92

XCIV. Qui ad neunu offitiale, over ad attera persone se fathat

     provisione, salvu in ecustu modu. 93

XCV. Qui sa potestate non pothat dimandare sergentes.94 

XCVI. Qui neuna femina baiat ad sas mortos. 95

XCVII. Qui sos clamatores dessos offitiales iuren.  95

XCVIII.Qui neunu se vochet de possessione sensa esser litigatu.96 

XCIX. Dessa electione dessos antianos. 98

C. De non impazare sa abba dessos molinos. 100 

CI. De non batture vinu dave terra manna. 102

CIL Qui non si provet cum destimongnos contra carta.102 

CIII. Dessos pacatores. 103

CIV. Dessas dotas. 104

CV. Qui sa muzere non fathat testamentu sensa rincherre su patre.

         106

CVI. Qui su bestiamen non si accatet de die, nen de notte, in

     vingnas  over avros, nen de notte infra  custos confines. 106

CVII. Qui nesiunu non vaiat ad vizatorgiu. 111

CVIII. Qui duos homines si elian omni annu supra quircare sas

     furas. 112

CIX. Qui sas cosas se vendan ad pesu sardiscu. 113


CX. Qui alcunu non pothat esser de consizu, qui non fathat sas

    avarias in Sassari, nen massaiu de Romangna qui non est natu

    in Sassari.114

CXI. Quando alcunu foristeri aet morrer in Sassari, cusse, in domo

      de chen aet morre, lu notifichet assa potestate.114 

4

CXII. Quantos deppian esser sos missos dessu Cumone, et dessu

      salariu de cussos.  115

CXIII. Qui non se fathan plus de iiij silvas su annu. 116

CXIV. Qui alcunu de Romangna non fathat presente assa potestate

      pro sa villa.  117

CXV. Qui sa potestate et issu Compagnone et issu notaiu deppian

      observare sos capitulos. 117

CXVI. Qui neunu dessa famiza dessa potestate pothat accusare. 

CXVII. Qui neunu non pothat comporare trichu, si non in sa

      platha. 118

CXVIII. Qui alcunu de Sassari non mandichet cum sa potestate.

        119

CXIX. Qui alcunu non siat contumace assa potestate, nen a su

      Cumpagnone.119 

CXX. Qui neuna persone mittat manu contra alcunu officiale

      dessu Cumone.120

CXXI. Qui sos homines de Flumenargiu deppian provare sas furas

     et issos dannos, secundu comente furun vsatos.121 

CXXII. Dessos acimatores. 122 

CXXIII. De ponne sa data et issu vadu dessu muru. 122

CXXIV. Qui su massaiu de Romangna et issu iscrivanu non levet

      presente. 124

CXXV. Qui zascatunu pothat dare sacramentu foras de corona de

     zascatuna dimanda. 125

CXXVI. Qui neunu comporet casu over lana, si non in sa platha. 

         125

CXXVII. Qui neunu deppiat receptare alcunu isbanditu.126 

CXXVIII. De non pastinare vingna. 127

CXXIX. Qui su vino se vendat ad pinta. 128

CXXX. De marcare sos corgios.  129

CXXXI. Qui provisione alcuna non se fathat ad alcuna potestate.

              131

CXXXII. De non levare sos benes dessos foristeris acumandatos

     in Sassari. 134

CXXXIII. De adconzare sas vias. 135

5

CXXXIV. Qui sos notaios non fathan s[a]arte in sas dies

     infrascriptas. 136

CXXXV. Qui (s)su massaiu over curatore de Nurra [non] deppiat

     levare presente, et de aver su salariu vsatu. 137

CXXXVI. Qui zascatunu potat iscontare in sos benes dessu

     Cumone. 138

CXXXVII. Qui neuna potestate deppiat andare foras dessu

     districtu de Sassari. 138

CXXXVIII. Dessos teulargios et dessos qui fachen teula.139 

CXXXIX. Dessos carratores et dessu prethu dessa carrata.140 

CXL. Qui zascatunu annu se eliant duos padrargios. 140

CXLI. Qui sa potestate siat tentu zascatunu annu facher facher

     mustra.  141

CXLII. Dessu numeru dessos consizeris. 141

CXLIII. Dessa posta dessos cavallos et dessa correctione de

     cudos.  142

CXLIV. Sui cavalli di posta  143

CXLV. Dessas guardias, et comente se deven ponner.  145

CXLVI. Qui neunu offitiale pothat aver salariu dave su Cumone.

              145 

CXLVII. Qui omnia annu se clamet vnu notaiu de Sassari pro sos

      sindicos. 146

CXLVIII.  Sos majores juratos de Flumenargiu dessa iscolcha de

      Querqui siant tenutos provare totu sas furas et dannos qui sant

      a facher. 147 

CXLIX. Sa electione de su massaiu de Romangia et sindicos etc.

               148

CL. Qui sos homines de Tatari non paguen data, qui abitan in

      Romangia, et potant esser majores. 149

CLI. Qui non si potat mercare o negosiare cun su Cumone de

      Sassari. 149

CLII. Qui sa potestate non potat dare dave su Cumone de Sassari,

      salvu sas conventiones fatas inter su Cumone de Ianua et issu

      Cumone de Sassari.  150


CLIII. Qui non si potat proceder contra algunu maiore juratu de

6

     Romangia over de Flumenargia  pro rexone de alcuna dattura.

      151 

CLIV. Qui homine de Tatari non si potat tormentare. 152

CLV. Qui sos majores juratos de Eristola, Ottavu et 

      Septumpalmas provare deppian sas furas et danos desas

      iscolchas.152

CLVI. De ferita dubiosa. 153 

CLVII. Qui in zascatuna porta de Sassari se pongnan duas tuppas.

           154

CLVIII. De sos danos si faguet in Romangia et Flumenargia cun

     animales etc.  155

CLIX. Qui non levet su cancelleri dave alcunu presoneri de salariu

     plus de soddos VI.  156

CLX. Pro su bangnu de Sassari. 157

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7

 


 

 

 

 

 

 

 

 

A-      Dio:-Trinità (creazione, redenzione, Spirito di vita),   

       - Incarnazione (il Cristo figlio di Maria)

       - Comunione dei santi (gli uomini che seguono Dio)

         principio e fine ultimo delle leggi.

 

 [c. IVr].1 In Nomine Patris et filij et spiritus sancti amen,

2ad honorem et reverentiam dei patris omnipotentis et

3beatae mariae semper virginis, 4Beatorum martirum Gavini, Proti et Januari; atque beati Nicolai 5et omnium sanctorum et sanctarum dei;

 

{1Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, amen,

2 per l’onore  e la riverenza di Dio Padre Onnipotente e della Beata Maria sempre vergine, 3dei Beati Martiri Gavino, Proto e Gianuario ; 4del Beato Nicola 5e di tutti i Santi e Sante di Dio;}

 

8

B - Obiettivo delle norme della vita associata è il bene e la pace dei cittadini.

 

6et exaltacionem et magnificentiam {*1 Cesareae Potestati[s] }

7ad bonum et pacificum statutum {*2 Civitatis} Sasseris.

8Hec sunt Capitula, statuta et ordinata, scripta et exemplata in vulgari, 9tempore nobilis viri domini Cavallini de honestis legum dec(c)oris potestatis Sassaris *3.....

10dominice Incarnationis anno millesimo trecentesimo sexto decimo, indictione quartadecima.

 

{6 per l’esaltazione e magnificenza della Cesarea Potestà [del Comune di Genova]. 7 per il buon e pacifico statuto della Città [del Comune] di Sassari.

8 Questi sono i Capitoli, gli statuti e gli ordinamenti, scritti e redatti in lingua volgare, 9 al tempo del nobile Signore Cavallino

de Honestis, Podestà di Sassari *3 [per il Comune di Genova]

10 nell’anno milletrecentosedici della Incarnazione del Signore, indizione quattordicesima.}

 

Note: ( Si veda il Tola, cit., a pag.17, nota 1, nota 2 e nota 4)

 *1 Cesareae Potestati[s]        è la sovrascritta sulle parole

                                               originali raschiate             

     Comunis Ianuae               è la scritta originale poi cancellata

 

   

 

 *2 Civitatis  Sasseris              è la parola sovrascritta

     Comunis Sasseris              è la parola originale poi cancellata

 

                  

 

*3 pro Comuni Ianuae             è la scritta originale poi raschiata

 
 

 


 

9

1a - Il Podestà giura, promette fedeltà ai patti, sui vangeli di Dio.

 

I. Su juramentu dessa potestate.

 

11Vois messer N. electu potestate assu regimentu dessa terra de Sassari dave su altu Cumone de Jenua 12azes jurare a sancta dei evangelia, 13qui fina assu termen a bois ordinatu bene et lealemente azes facher su offitiu dessa potestaria in sa dicta terra de Sassari, 14secundu sa forma dessos pactos factos inter issu Cumone de Jenua dave s’una parte, et issu Cumone de Sassari dave s’attera.

 

1b - Il Podestà promette di osservare e fare osservare le leggi e le disposizioni legittime del Consiglio per il progresso di Sassari.

 

15Sos ordinamentos, Constitutiones et breves factos per issos homines dessa dicta terra, et qui si aen facher per ecussos qui aen esser a cio deputatos azes observare et facher observare dave cussos, qui dessa Jurisditione de Sassari sun et aen esser dave como inanti, et dave tottu sos atteros. 16Sos consizos, sos quales a bois aen dare sos consizeris dessa dicta terra, over sa maiore parte de cussos intornu assu regimentu dessa dicta terra, et dessu districtu, et intornu sos factors qui tochen sa dicta terra, et issu [c. 4v] districtu, azes observare et mandare a chompimemtu justa sa possa vostra : 17asteris si esseren contra sos capitulos dessa dicta terra, nen icussos azes manifestare a dannu et mancamentu dessu Cumone de Sassari.  

 

1c -  Il Podestà si impegna a difendere e conservare i beni, i diritti e le giurisdizioni del Comune di Sassari.

 

18Sos benes dessu Cumone, rathones et jurisditiones, sas quales

 

 

10

 

como aet  et aer haver, azes def(f)ender et mantener fidelemente,

et sensa frodu, et non azes consentire qui cussos benes, rathones  etjurisditiones in tempus dessu regimentu vostru sian minimatos, over distractos, over alienatos, sensa consizu rinchestu et appitu dave tuttu sos dessu consizu de Sassari, over sa maiore parte et issa plus sana de cussos.

 

1d - Il Podestà promette di fare giustizia a tutti, di fare eseguire le sentenze, di riscuotere le rendite e affidarle al Massaio di Sassari.

 

19Justithia azes facher ad tottu, mannos et pizinnos, segundu sos  capitulos dessa dicta terra, et vsansas longamente observatas, et segundu qui haer esser judicatu et sententiatu per icussos qui a cio sun, over aen esser deputatos, over per issa maiore partes de cussos. 20Sas sententias ad complimentu az es mandare, secundu qui in sas constitutiones se contenet, over secundu sas vsansas dessa dicta terra. 21Sas intratas et renditas qui tochen assa dicta citade de Sassari, et issas condemnassiones factas per issu antecessore vostru, et [qui] Vois azes facher in tempus dessu regimentu vostru, azes rescuter, et rescuter facher, 22et tottu ad manos dessu massaiu de Sassari azes facher benne justa sa possa  vostra.

 

1e - Il Podestà si obbliga di non assentarsi dal distretto di Sassari e di osservare e far osservare, con l’aiuto di Dio, le Convenzioni stipulate tra il comune di Genova e il comune di Sassari.

 

23Et non azes andare ad alcuna parte dessa Jsula de Sardigna, nen  foras per imbassiatore, istande in su regimentu vostru, cum lizentia dessu consizu maiore, over sensa, nen etiam deu azes andare foras dessu [c. 5] districtu de Sassari, sensa lizensia dessu consizu

 

11

 maiore, 24salvos semper in tottu sas subra dictas cosas, sos pactos et conventiones factos inter issu Cumone de Jenua, et issu  Cumone de Sassari, et custas cosas tottu comente sun naratas a bona fide et sensa frodu (h)azes facher et observare, 25si deu vos iuvet et ecustos sanctos evangelios.  

 

2 - Il Cavaliere, o Compagnone veniva da Genova insieme al Podestà, fungeva da suo assessore e comandava la milizia del Comune: giura sui vangeli di fare giustizia a tutti nel Comune di Sassari e di vigilare perché gli statuti vengano rispettati, i banditi catturati, ogni cittadino difeso.

 

Su Juramentu dessu Cavalleri.

 

II. 26Vois messer N. cavalleri et cumpagnone dessa potestate azes  jurare ad sancta dei evangelia, qui istande assa bancha, justithia et rathone azes facher ad tottu, et pizinnos et mannos, secundu qui in   sos capitulos se cuntenet, et non azes esser in consizu, over opera et consentimentu, istande in su offissiu dessu Cumone de Sassari,  qui sa terra de Sassari hunore, over hunores, sos quales como haer, et haer aver dave como inantis, 27over qui sas jurisditiones dessa dicta terra sian in alcunu modu mancatas, over distractas, nen etiam deu, qui sa potestate, over su notaiu in alcuna cosa manchen sa forma dessos capitulos de Sassari, 28et issos consizos, sos quales dat(t)os aen esser assa potestate, o a Vois, over assu notaiu per  issos homines de Sassari intornu assu regimentu dessa dicta terra, et dessu districtu, et intornu sos factos qui tochen sa dicta terra, ad neuna persone azes manifestare ad dannu dessu Cumone. 29Sos  isbanditos et male factores, sos quales azes poter isquire in Sassari, et in su districtu, azes procurare de tenner justa sa possa vostra, 30et non azes esser in tractatu, over consentimentu, qui  neunu de Sassari, nen dessu districtu siat offesu in persone [c. 5v] over cosas, contra sa forma dessos capitulos dessu Cumone, 31et

 

12

 

ecustas cosas supra scritas, et issas atteras qui (h)aen toccare su offitiu vostru, et issu bonu istatu dessa terra de Sassari, a bona fide, et sensa frodu azes facher et observare, si deu Vos juvet et custos sanctos evangelios.  

 

3- Il Notaio giura sui vangeli di essere leale, accurato, riservato; di ricevere e registrare in modo imparziale le accuse; di investigare con solerzia, senza alcun guadagno; di limitarsi ai compensi stabiliti.

 

Su Juramentu dessu Notaju.

 

III. 32Vois messer N. deputatu assu offissiu dessa notaria in sa terra de Sassari azes jurare ad sancta dei evangelia, qui quantu  azes facher su dictu offitiu bene et lealemente azes facher et  operare su offitiu vostru in sa terra de Sassari. 33Sos ordinamentos dessa dicta terra, qui sun factos, et si (h)aen facher per issos homines dessa dicta terra, qui tochen su offitiu vostru, et issu bonu istatu de cussa terra, azes observare. 34Consizos, sos quales homines dessa dicta terra (h)aen facher et diffinire, plenamente azes iscriver, et azes ponne in sos actos, et secretos azes tenne, et ecussos non azes manifestare ad alcunu a dannu et mancamentu dessa dicta terra. 35Sas accusas, over denuntias a Vois factas per  alcuna persone dessa dicta terra, et dessu districtu, et per calunqua attera persone, azes scriver, et incuntanente reducher in sos actos  dessu Cumone, secundu qui aet esser factu, et non atteramente, 36et  non l'azes lassare pro odiu, timore, amore, prethu, over  precherias, ma azes investigare, et prosequire cussas accusas per Vois scritas [c. 6r] over per issu antecessore Vostru, 37et de cussas accusas, et denuntias, over examinatione de alcunu malefitiu,  prethu alcunu non azes levare, nen de alcuna scriptura qui pertegnat assu Cumone de Sassari. 38Ma cussas incuntanente qui aen esser opus azes facher sensa dimora  a(c)cumandu dessa

 

13

 

 potestate, over dessu Cumpagnone, over dessos antianos. 39Sas questiones, over piaitos, sos quales a Vois aen comitter ad  intender sa potestate, azes diffinire et sinuare, secundu sos ordinamentos dessa dicta terra, et secundu qui aet esser judicatu et sententiatu per ecussos, qui aziò sun, over aen esser deputatos, over per issa maiore parte de cussos. 40Sas sententias de cussas questiones, piaitos, a chompimentu azes mandare, secundu qui in  sos capitulos se cuntenet, et secundu sas usansas dessa dicta terra, 41et dessos testimognos dessos piaitos, over per examinamentu de  cussos, non azes levare dave alcunu vltra dinaris iiij de Janua, et gasi azes levare de ciascatuna scriptura qui tochet a piaitu [over] a pacamentu, 42et de zascatuna carta qui Vois azes firmare, et etiam  deu de firmamentu de pagamentos azes levare dave dinaris vij  fina a soddos iij de Janua, secundu sa qualitate et issa quantitate  dessu pagamentu, 43et de cassamentu de isbanditos azes levare dave dinaris vij fina a soddos ij, secundu sa qualitate dessu factu, 44et de cassatura de zascatuna carta azes levare dinaris iiij, et de  zascatuna carta de vendita de offitiu non azes levare si non fina a soddos V  ad plus, computata in cio sa sceda, et secundu sa qualitate dessu factu, 45et non azes levare over reciver alcunu  donamentu over meritu, pro su quale lassetes de facher alcuna cosa dessas predictas, over qui se pothat [c. 6v] de cussas alcuna  cosa mancare, 46nen foras dessa terra de Sassari azes istare de nocte a dormire, si non aet esser de voluntate de su consizu  maiore, 47et non azes andare foras dessa terra de Sassari a longhe per dua miza, sensa lizensia dessa potestate, over dessu  Compagnone suo, 48et pro chircare su breve, niente dazes levare. 49Et ecustas cosas tottu comente sun narat(t)as azes facher, et  observare a bona fide et sensa frodu, 50si deu Vos juvet et ecustos sanctos evangelios.

 

4            - Il Notaio che non osserverà le disposizioni prescritte sia ritenuto spergiuro e cacciato dal suo ufficio dal Podestà.

 

 

14

Dessa pena dessu notaiu.

 

IIII. 51Ordinamus, qui si su notaiu dessu Cumone tottu custas cosas naratas dave supra non aet observare, comente in su dictu capitulu se contenet, periuru siat reputatu, 52et dave inde innanti in su offitiu non si lasset, et ecustas cosas sa potestate in su sacramentu suo siat tentu de facher observare.

 

5 – Gli statuti sono vitali per il Comune di Sassari: vanno gelosamente conservati e messi a disposizione di tutti i cittadini.

Bisogna scriverne due copie: una resti sempre a disposizione in Comune e l’altra si conservi con cura da persone fidate.

Al  fine di farla conoscere ad ogni cittadino se ne scriva una copia nella lingua volgare parlata a Sassari.

 

Qui duos breves se iscrivan, et vnu de cussos se vardet.

 

V. 53Dave como inanti sos capitulos dessu Cumone se iscrivan in duos libros, 54vnu dessos quales semper istet in sa corte dessu Cumone, 55et issu atteru istet in guardia de alcuna bona persone, si comente assa potestate et assu consizu aet parrer, 56et etiam deu  acio qui se intendat d[a] ogna persone, iscrivat se vnu libru dessos capitulos in vulgare, et istet in corte dessu Cumone.

 

 

6 – Il Podestà, senza l’autorizzazione del Consiglio Maggiore non potrà dormire fuori di Sassari.

 

Qui [c. 7r] sa potestate non dormat de nocte foras de Sassari.

 

VI. 57Sa potestate qui est, et per tempus aet esser in su regimentu dessa terra de Sassari, non si depiat partire dessa dicta terra, si qui fathat notte foras, sensa licentia dessu consizu maiore, 58nen etiam

 

15

 

deu in alcunu casu se mandat imbassiatore ad alcuna parte in sa isula de Sardigna, nen foras, 59et cio si intendat in su sacramentu, qui devet facher in sa intrata dessu regimentu suo, et tale sacramentu non se potat perdonare.

 

7 – Il Podestà terrà alle sue dipendenze sergenti (10), famigli (10) e cavalli (4). Il Priore ed il Consiglio degli Anziani controlleranno che sia rispettata la Convenzione stabilita tra il Comune di Genova e il Comune di Sassari; per il mancato controllo Priore e Anziani pagheranno multe. La lira genovese, come la lira sarda,  si divideva in 10 soldi e il soldo in 12 denari.

 

Qui sa potestate tengnat sa famiza, et issos cavallos qui devet.

 

VII. 60Sergentes, over masnatingos suos, et etiam deu cavallos sa potestate de Sassari tengiat si comente in sas conventiones factas inter issu Cumone de Jenua et issu Cumone de Sassari se cuntenet, 61et ad investigare et chirchare custas cosas su priore dessos antianos, et issos antianos in sa intrata dessu offìtiu insoro, vna volta in ciascatunu antianatu, over in duos meses, inquisitione sian tentos de facher, 62et si non laen facher, su priore dessos antianos siat cundempnatu per issa potestate in soddos XL de Janua, et ciascatunu antianu in soddos XX, 63et ecusta inquisitione se iscrivat in sos actos dessu Cumone, et facta, et rescussa sa condempnatione predicta, sos dictos antianos et priore niente minus sian tentos de facher sa dicta inquisitione, 64et issu notaiu dessu Cumone siat tentu de leier su dictu capitulu in ciascatuna intrata de antianos, cio est in su primu consizu de ciascatunu antianatu, ad pena de soddos XX de Janua.

 

8 – Essendo i cittadini di Sassari persone libere e degne di rispetto, vengono tutelati da arbitrarie vessazioni e prepotenze da parte delle autorità nei procedimenti nei loro confronti. Chi usa

 

 

16

indebita prepotenza viene condannato. In prigione si è rinchiusi solo per giusta ragione, cioè per debito o per reato commesso. Chi usa violenza contro l’autorità, nell’esercizio delle sue funzioni, subisce il doppio della pena.

 

Qui sa potestate, over alcunu dessa famiza sua non mittat manu ad alcuna persone.

 

VIII. 65Sa potestate, nen issu Cumpagnone, over su notaiu, ne alcunu atteru [c. 7] dessa famiza dessa potestate, si in casione de  alcunu maleffitiu si deveret proceder contra alcunu over contra alcuna persone de Sassari, o dessu districtu, non mittat manu in isse over in issa iniuriosamente, 66si non comente in sos capitulos se contenet, et convenivule aet esser, 67et si sa potestate contra aet facher, siat sindicatu in libras. C. de Janua, et si su Cumpagnone contra aet facher, siat condempnatu dave sa potestate in libras. L. de Janua, et si su notaiu aet contra facher, siat condempnatu in libras. L. de Janua, et si alcunu dessa famiza aet contra facher, siat  condempnatu in libras XXV de Janua, 68et siat tentu in presone dessu Cumone finintantu qui sa dicta condempnatione aet pacare, 69et pacata et rescussa sa dicta condempnatione, siat cazatu de Sassari, et per neunu tempus in Sassari potat istare, 70et issa potestate, nen alcunu atteru dessa famiza sua, non depiat mitter in presone alcunu over alcuna de Sassari et dessu districtu, si non  esseret pro iusta cassione, 71zo est pro depitu, over malefitiu comissu, ad sa supra scripta pena, 72et si alcunu iniuriosamente aet mitter manu contra alcunu dessa famiza dessa potestate, siat condempnatu per issa potestate in doppiu de cussu, su quale se  cuntenet dave supra, et deppiat istare in presone, finintantu qui sa dicta condempnatione aet pacare.

73Custas cosas non si deppian intender, si alcunu dessa famiza  dessa potestate averet briga cum alcunu, over alcuna foras dessu offitiu suo, in corte, o foras de corte, 74cio est qui custu gotale

 

17

 

dessa famiza non fathat su offitiu dessa potestaria, over dessu Cumone, qui in custu casu [c. 8r] sos atteros capitulos dessu malefitiu sian observatos.  

 

9 – Il potere decisionale nella vita del Comune è determinato  e moderato dal Consiglio degli Anziani, che non è alle dipendenze del Podestà, ma è coordinato dal Priore e se questi è impedito dagli Anziani  stessi o almeno dalla maggioranza.

 

Qui sa potestate non fathat raunare su consizu, sensa sa voluntate desos antianos.

 

IX. 75Su consizu maiore de Sassari sa potestate, qui est, et pro  tempus aet esser, non deppiat nen pottat adunare, sensa consizu  rinchestu et appitu dessu priore dessos antianos, et dessa maiore parte de cussos, over assu minus dessa maiore parte dessos antianos, si su priore non esseret in sa terra, over esseret infirmu. 76Et si contra factu aet esser, cio qui in cussu consizu aet esser diffinitu, siat cassu, et de nessunu valore, et issa potestate siat  tentu de notificare assu priore dessos antianos, su quale devet mitter adposta. 77Et issu notaiu dessu Cumone deppiat iscriver in zascatunu consizu, si est factu de voluntade desos antianos.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

18

 

Indice analitico

 

Aggiustare le strade  p.134

Aggiustare le strade p.53

Al termine dell’ufficio non si può essere rieletto p.28

Amputazione di membra  p.227

Approvazione dei nuovi capitoli  p.207

Armi vietate  p.235

Arresto dei malfattori  p.259

Autenticazione di documenti ufficiali p.63

Bestiame fuggito o trovato da portare alla loggia p.82

Bestiame in comune tra guardiani maggiori e g. minori p.213

Capitolo sugli agnelli  p.207

Carne e alimentari si possono comprare solo dopo le nove 71

Carriolanti e prezzo del carico completo  p.139

Cavalli da posta da sostituire p.79

Chi attraversa le mura  p.239

Chi ferisce o uccide i banditi  p.224

Chi gira di notte  p.237

Chi insulta dicendo : “ Cornuto”  p.212

Chi insulta dicendo : “Traditore”  p.211

Chi si oppone al pignoramento e le cose da pignorare p.258

Citazioni a domicilio  p.165

Citazioni e caparre  p.174

Citazioni e sequestri  p.165

Coloro che feriscono  p.224

Come squadrare i cantoni p.53

Compensi ai sergenti  p.259

Composizione e svolgimento delle Corone  p.179

Comprare formaggio e lana solo nella piazza  p.125

Danneggiamenti alle porte di notte  p.238

Danneggiamenti del bestiame  p.202

Danneggiamenti e salario di giurati e messi  p.184

 

 

267

Danni alle case delle vigne  p.82

Danni dei cani durante la caccia  p.211

Danni fatti da animali in Romangia e Flumenargia  p.155

Debiti pagati  p.187

Decreti di appello  p.200

Decreto del 1491  p.213

Denuncia dei furti  p.215

Dio principio e fine ultimo delle leggi.  p. 8

Diritti dei padroni e noleggiatori di navi p.64

Disposizioni sugli atti notarili p.61

Divieti di portare e comprare sale se non in dogana p.65

Divieto alle donne di seguire i funerali  94

Divieto di asportare sarmenti da una vigna altrui  p.249

Divieto di assalire e di mostrare il coltello  p.233

Divieto di avvelenare e di vendere pesce avvelenato p.73

Divieto di commercio al Podestà, al cavaliere e al notaio p.149

Divieto di fare mercato nelle feste p.71

Divieto di fare veglie nelle chiese  p.111

Divieto di mandare in esilio un sassarese p.87

Divieto di opporsi per lite giudicata  p.189

Divieto di radunarsi con armi  p.234

Divieto di risposarsi essendo vivo il coniuge  p.265

Divieto di tagliare alberi  p.247

Divieto di torturare cittadini sassaresi  p.152

Documentare il reclamo di un debito trascorsi due anni  p.195

Donativi (intrada) di carne del bestiame  p.218

Donne feritrici  p.228

Dove collocare le guardie p.144

Due copie degli statuti p.15

Elezione annuale del notaio di Sassari  p.92

Elezione degli 8 sindaci p.34

Elezione degli Anziani  p.96

Elezione degli ufficiali della stadera  p.39

 

 

268

Elezione dei consiglieri del comune p. 28

Elezione dei giurati per i pagamenti p.43

Elezione dei sensali p.37

Elezione dei sindaci del comune di Sassari…  p.148

Elezione del massaio di Sassari p.31

Elezione del notaio dei sindaci di Sassari  p.146

Elezione di guardie delle proprietà terriere del comune p.140

Emendare gli statuti p. 86

Esecutori testamentari  p.183

False misure e pesi  p.253

Feritrici di uomini e reati davanti al Podestà  p.229

Firme del decreto  p.218

Furti e ladri  p.240

Furti e uccisione di asini  p.210

Furti e uccisione di buoi e vacche  p.209

Furti e uccisione di pecore e capre  p.209

Furti e uccisione di porci  p.210

Furti e uccisioni di cavalli e cavalle  p.209

Furto di servi e di serve  p.243

Garanzia del debitore al creditore  p.187

Garanzia giudiziale  p.237

Giocare a dadi e darsi al gioco  p.260

Gioco delle verghette e dei dadi  p.136

Giorni dei pagamenti  p.200

Giorni in cui i notai non devono esercitare l’arte  p.135

Giuramento degli abitanti del territorio di Sassari p. 23

Giuramento degli elettori degli ufficiali  p.95

Giuramento degli ufficiali di Romangia  p. 23

Giuramento dei medici e non fare patti con gli speziali  p.21

Giuramento di fedeltà degli uomini di Sassari  p.22

Giuramento per richiesta di pagamento di debito  p.194

Gli ambasciatori p. 46

Gli appelli  p.198

 

 

269

Gli orefici  p.254

Gli uomini di Flumenargia scoprano furti e danni p.120

Gli usurai p.57

I barbieri p. 77

I beni del Comune non vengano donati o ceduti p.26

I carriolanti  p.78

I cimatori  p.121

I confini del territorio (ischolca) di Sassari p.44

I contenitori della stadera p.41

I contumaci  p.168

I custodi delle porte p.31

I debiti del marito  p.171

I debitori che confessano e che negano  p.173

I fabbricati fronte strada p.49

I falsari  p.253

I falsi testimoni  p.252

I feriti di notte  p.226

I figli che non obbediscono al padre e alla madre p.57

I fornai p.77

I garanti  p.103

I guardiani delle mura  p.239

I guardiani di vigne e orti  p.244

I guardiani minori daranno conto ai guardiani maggiori  p.214

I luoghi pubblici per il mercato p.67

I Maggiori “de chita”  p.29

I messi al bando  p.88

I messi del comune e il loro salario  p.115

I mugnai p.76

I notai falsari e chi opera falsità  p.259

I sassaresi eletti maggiori di Romangia…p.149

I testimoni  p.180

Il bagno di Sassari  p.157

Il bestiame non si deve trovare dentro vigne, orti…p.106

 

 

270

Il Cavaliere, o Compagnone giura sui vangeli p.  12

Il cuoio o la pelle devono essere dati interi o marchiati  p.217

Il grano si può acquistare solo nella piazza  p.118

Il guardiano minore deve marchiare gli animali ogni anno p.216

Il guardiano minore non può disporre del bestiame  p.216

Il guardiano minore può uccidere una bestia con licenza p.217

Il massaio della Nurra non prenda donativi  p.136

Il massaio di Romangia e lo scrivano non ricevano donativi p.124

Il Notaio giura sui vangeli  p. 13

Il Podestà giura sui vangeli di Dio.  p. 10

Il Podestà non dorma fuori di Sassari  p.15

Il Podestà non faccia più di quattro caccie all’anno  p.116

Il Podestà non potrà amministrare a sua discrezione p.150

Il Podestà non potrà chiedere altri sergenti  p.94

Il Podestà non vada fuori del distretto di Sassari  p.138

Il Podestà passi in rassegna gli uomini di Sassari… p.141

Il Podestà raduni il consiglio con il consenso degli Anziani p.18

Il Podestà si impegni a costruire un tratto delle mura p.25

Il Podestà vigili sui beni del comune p. 25

Il vino deve essere venduto a pinta  p.128

In ciascuna porta di Sassari ci siano due toppe  p.154

Indagine sui furti di Flumenargia e Cherqui  p.147

Insaccati e loro residuati p.74

L’attività delle conce p.55

L’attività di procuratore  p.197

L’eredità di chi muore senza far testamento e senza figli  p.162

La copia in lingua sarda degli statuti p.15

La dote  p.104

La famiglia del podestà  p.16

La famiglia del podestà non alzi le mani contro alcuno  p.16

La libertà degli uomini di Romangia p. 47

La moglie non faccia contratti senza l’ordine del marito p.60

La moglie non può svuotare la sua dote, vivo il marito. p.60

 

 

271

La moglie per far testamento deve farne richiesta al padre p.105

La strada dei carriolanti per andare a Portotorres p.85

Ladri di strada e masnadieri  p.241

Le condanne ai continentali  p.256

Le cose vendute saranno pegno del venditore  p.91

Le donne accusate non devono comparire personalmente p.231

Le donne che filano per strada  p.86

Le ferite incerte  p.153

Le lavandaie  p.255

Le migliorie apportate ad un bene  p.196

Leggere le sentenze e pagare le multe  p.256

Lettura delle sentenze  p.170

Locazione delle case p.58

Luoghi dove gettare l’immondezza  p.89

Marcare il cuoio  p.129

Marcare l’argento  p.206

Mariti caduti in povertà  p.193

Modi di pagamento  p.181

Navi da corsa e corsari  p.261

Nessun Corso potrà avere ufficio in Sassari o nel distretto p.205

Nessun ufficiale potrà avere altro oltre il salario  p.145

Nessuno della famiglia del Podestà potrà accusare qualcuno  p.118

Nessuno di Romangia faccia doni al Podestà  p.116

Nessuno di Sassari mangi con il Podestà  p.119

Nessuno può rifiutare alcuna norma degli statuti p.61

Nomina dell’erede  p.161

Non accordarsi per ingiusti guadagni  p.20

Non acquistare i beni dei ribelli p.64

Non acquistare, né accettare diritti su debiti altrui p.59

Non alzare le mani contro un ufficiale del Comune p.120

Non andare al porto a comprare direttamente dalle navi p.68

Non bestemmiare Dio e i santi  p.251

Non dire parole ingiuriose  p.252

 

 

272

Non essere contumaci al Podestà e al coadiutore  p.119

Non gettare acqua nella via pubblica prima delle nove p.75

Non importare vino dal continente  p.102

Non ingombrare le strade p.51

Non ospitare le persone messe al bando  p.126

Non ospitare pisani in Sassari  p,22

Non partecipare a congiure e cospirazioni p. 19

Non piantare una nuova vigna  127

Non porre ostacoli all’acqua destinata ai mulini  p.100

Non prendere i beni dei forestieri che si trovano in Sassari p.133

Non procedere, solo su denuncia, in Romangia p. 151

Non procurare incendi p.54

Non promettere beni senza atto pubblico p.59

Non ricevere ladri, né cose rubate  p.242

Non rompere i patti di pace  p.197

Non sequestrare i cadaveri dei debitori  p.204

Non si faccia alcuna provvigione al Podestà  p.129

Non si tocchi la proprietà senza una sentenza giudiziale p.96

Non tagliare la vigna altrui  p.248

Non tagliare legna sul monte  p.54

Non tagliare trecce o brache  p.234

Non torturare, né tormentare alcuna persona libera  p.249

Non vendere i beni della moglie  p.163

Non violentare le donne  p.250

Norme sui bandi   p.191

Notificare la morte di un forestiero in Sassari p.114

Numero dei consiglieri  141

Obbligo di indicare il proprietario dei beni contestati  p.177

Obbligo di vendere la merce usando il peso sardo  p.113

Obiettivo delle norme è il bene e la pace dei cittadini  p.9

Ogni anno si eleggano due uomini per indagare sui furti p.111

Ognuno può mettere i buoi nella propria vigna  p.85

Omicidio  p.222

 

 

273

Pagamenti con beni non posseduti  p.192

Pagamento dei debiti  p.172

Pagare le imposte per poter essere eletti… p.113

Pena inflitta al notaio  p.14

Podestà ed Anziani ispezionino ogni anno le mura  p.25

Podestà, coadiutore e notaio devono osservare gli statuti p.117

Possibilità di far giurare per richiedere un pagamento p.125

Prescrizioni e usucapione  p.189

Prestiti del comune al tempo dei Pisani p.87

Proprietà vincolata da debiti  p.178

Provare i furti e i danni a Eristola, Ottava e Settepalme p.152

Provvigione all’ufficiale senza stipendio certo  p.93

Pubblicazione dei capitoli precedenti  p.212

Punizione degli ufficiali trasgressori p. 27

Punizione dei reati non contemplati in questo codice p.255

Registrazione dei contravventori  p.88

Registrazione dei furti e delle ruberie  p.243

Regolari appalti per le cariche comunali p.27

Ricerca del malfattore  p.232

Risarcire le spese di lite  p.174

Riscossione delle multe  p.257

Salario del guardiano delle carceri  p.156

Sentenze senza Corona  175

Sequestro conservativo (istasina)  p.188

Si osservino i bandi del Podestà  p. 18

Si possono scontare le multe con i crediti presso il comune p.138

Solo gli elettori possono essere presenti alle elezioni  p.88

Sostituzione dei cavalli di posta  p.142

Sui cavalli di posta  p.143

Tariffe per richiesta di documenti notarili p.62

Tassa di pedaggio delle mura  p.122

Testimonianza delle donne  p.230

Trattamento dei forestieri  p.176

 

 

274

Tutori e curatori  p.185

Uccisione del bestiame trovato in vigna, orto… p.80

Uccisione e detenzione di colombi altrui p.81

Ufficio della Castalderia  p.206

Un atto pubblico non può essere invalidato da testimoni p.102

Vendita dei beni dei banditi per pagare le penalità  p.261

Vendita dei cereali e dei legumi  p.84

Vendita del cuoio p.65

Vendita del pesce e dell’anguilla fresca p.73

Vendita della carne p.68

Vendita di formaggio, lana e fune p.66

Vendita di pernici p.72

Vendita di tela e orbace  p.91

Venditori di legna e di alimenti per animali p.72

Venditori e fabbricatori di tegole  p.139

Vertenze tra stranieri  p.186

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

275

Indice dei capitoli

 

Libro I

 

A-  Dio principio e fine ultimo delle leggi.  p. 8

B- Obiettivo delle norme è il bene e la pace dei cittadini  p.9

1.   Il Podestà giura sui vangeli di Dio.  p. 10

2.   Il Cavaliere, o Compagnone giura sui vangeli p.  12

3.   Il Notaio giura sui vangeli  p. 13

4.   Pena inflitta al notaio  p.14

5.   Due copie degli statuti p.15

6.   La copia in lingua sarda degli statuti p.15

7.   Il Podestà non dorma fuori di Sassari  p.15

8.   La famiglia del podestà  p.16

9.   La famiglia del podestà non alzi le mani contro alcuno  p.16

10.       Il Podestà raduni il consiglio con il consenso degli Anziani p.18

11.       Si osservino i bandi del Podestà  p. 18

12.       Non partecipare a congiure e cospirazioni p. 19

13.       Non accordarsi per ingiusti guadagni  p.20

14.       Giuramento dei medici e non fare patti con gli speziali  p.21

15.       Non ospitare pisani in Sassari  p,22

16.       Giuramento di fedeltà degli uomini di Sassari  p.22

17.       Giuramento degli abitanti del territorio di Sassari p. 23

18.       Giuramento degli ufficiali di Romangia  p. 23

19.       Il Podestà si impegni a costruire un tratto delle mura p.25

20.       Podestà ed Anziani ispezionino ogni anno le mura  p.25

21.       Il Podestà vigili sui beni del comune p. 25

22.       I beni del Comune non vengano donati o ceduti p.26

23.       Regolari appalti per le cariche comunali p.27

24.       Punizione degli ufficiali trasgressori p. 27

25.       Elezione dei consiglieri del comune p. 28

26.       Al termine dell’ufficio non si può essere rieletto p.28

27.       I Maggiori “de chita”  p.29

28.       I custodi delle porte p.31

29.       Elezione del massaio di Sassari p.31

30.       Elezione degli 8 sindaci p.34

31.       Elezione dei sensali p.37

32.       Elezione degli ufficiali della stadera  p.39

33.       I contenitori della stadera p.41

34.       Elezione dei giurati per i pagamenti p.43

35.       I confini del territorio (ischolca) di Sassari p.44

36.       Gli ambasciatori p. 46

37.       La libertà degli uomini di Romangia p. 47

38.       I fabbricati fronte strada p.49

39.       Non ingombrare le strade p.51

40.       Aggiustare le strade p.53

41.       Come squadrare i cantoni p.53

42.       Non tagliare legna sul monte  p.54

43.       Non procurare incendi p.54

44.       L’attività delle conce p.55

45.       Gli usurai p.57

46.       I figli che non obbediscono al padre e alla madre p.57

47.       Locazione delle case p.58

48.       Non promettere beni senza atto pubblico p.59

49.       Non acquistare, né accettare diritti su debiti altrui p.59

50.       La moglie non faccia contratti senza l’ordine del marito p.60

51.       La moglie non può svuotare la sua dote, vivo il marito. p.60

52.       Nessuno può rifiutare alcuna norma degli statuti p.61

53.       Disposizioni sugli atti notarili p.61

54.       Tariffe per richiesta di documenti notarili p.62

55.       Autenticazione di documenti ufficiali p.63

56.       Non acquistare i beni dei ribelli p.64

57.       Diritti dei padroni e noleggiatori di navi p.64

58.       Divieti di portare e comprare sale se non in dogana p.65

59.       Vendita del cuoio p.65

60.       Vendita di formaggio, lana e fune p.66

61.       I luoghi pubblici per il mercato p.67

62.       Non andare al porto a comprare direttamente dalle navi p.68

63.       Vendita della carne p.68

64.       Divieto di fare mercato nelle feste p.71

65.       Carne e alimentari si possono comprare solo dopo le nove 71

66.       Venditori di legna e di alimenti per animali p.72

67.       Vendita di pernici p.72

68.       Divieto di avvelenare e di vendere pesce avvelenato p.73

69.       Vendita del pesce e dell’anguilla fresca p.73

70.       Insaccati e loro residuati p.74

71.       Non gettare acqua nella via pubblica prima delle nove p.75

72.       I mugnai p.76

73.       I barbieri p. 77

74.       I fornai p.77

75.       I carriolanti  p.78

76.       Cavalli da posta da sostituire p.79

77.       Uccisione del bestiame trovato in vigna, orto… p.80

78.       Uccisione e detenzione di colombi altrui p.81

79.       Bestiame fuggito o trovato da portare alla loggia p.82

80.       Danni alle case delle vigne  p.82

81.       Vendita dei cereali e dei legumi  p.84

82.       Ognuno può mettere i buoi nella propria vigna  p.85

83.       La strada dei carriolanti per andare a Portotorres p.85

84.       Le donne che filano per strada  p.86

85.       Emendare gli statuti p. 86

86.       Divieto di mandare in esilio un sassarese p.87

87.       Prestiti del comune al tempo dei Pisani p.87

88.       I messi al bando  p.88

89.       Solo gli elettori possono essere presenti alle elezioni  p.88

90.       Registrazione dei contravventori  p.88

91.       Luoghi dove gettare l’immondezza  p.89

92.       Le cose vendute saranno pegno del venditore  p.91

93.       Vendita di tela e orbace  p.91

94.       Elezione annuale del notaio di Sassari  p.92

95.       Provvigione all’ufficiale senza stipendio certo  p.93

96.       Il Podestà non potrà chiedere altri sergenti  p.94

97.       Divieto alle donne di seguire i funerali  94

98.       Giuramento degli elettori degli ufficiali  p.95

99.       Non si tocchi la proprietà senza una sentenza giudiziale p.96

100. Elezione degli Anziani  p.96

101. Non porre ostacoli all’acqua destinata ai mulini  p.100

102. Non importare vino dal continente  p.102

103. Un atto pubblico non può essere invalidato da testimoni p.102

104. I garanti  p.103

105. La dote  p.104

106. La moglie per far testamento deve farne richiesta al padre p.105

107. Il bestiame non si deve trovare dentro vigne, orti…p.106

108. Divieto di fare veglie nelle chiese  p.111

109. Ogni anno si eleggano due uomini per indagare sui furti p.111

110. Obbligo di vendere la merce usando il peso sardo  p.113

111. Pagare le imposte per poter essere eletti… p.113

112. Notificare la morte di un forestiero in Sassari p.114

113. I messi del comune e il loro salario  p.115

114. Il Podestà non faccia più di quattro caccie all’anno  p.116

115. Nessuno di Romangia faccia doni al Podestà  p.116

116. Podestà, coadiutore e notaio devono osservare gli statuti p.117

117. Nessuno della famiglia del Podestà potrà accusare qualcuno  p.118

118. Il grano si può acquistare solo nella piazza  p.118

119. Nessuno di Sassari mangi con il Podestà  p.119

120. Non essere contumaci al Podestà e al coadiutore  p.119

121. Non alzare le mani contro un ufficiale del Comune p.120

122. Gli uomini di Flumenargia scoprano furti e danni p.120

123. I cimatori  p.121

124. Tassa di pedaggio delle mura  p.122

125. Il massaio di Romangia e lo scrivano non ricevano donativi p.124

126. Possibilità di far giurare per richiedere un pagamento p.125

127. Comprare formaggio e lana solo nella piazza  p.125

128. Non ospitare le persone messe al bando  p.126

129. Non piantare una nuova vigna  127

130. Il vino deve essere venduto a pinta  p.128

131. Marcare il cuoio  p.129

132. Non si faccia alcuna provvigione al Podestà  p.129

133. Non prendere i beni dei forestieri che si trovano in Sassari p.133

134. Aggiustare le strade  p.134

135. Giorni in cui i notai non devono esercitare l’arte  p.135

136. Il massaio della Nurra non prenda donativi  p.136

137. Si possono scontare le multe con i crediti presso il comune p.138

138. Il Podestà non vada fuori del distretto di Sassari  p.138

139. Venditori e fabbricatori di tegole  p.139

140. Carriolanti e prezzo del carico completo  p.139

141. Elezione di guardie delle proprietà terriere del comune p.140

142. Il Podestà passi in rassegna gli uomini di Sassari… p.141

143. Numero dei consiglieri  141

144. Sostituzione dei cavalli di posta  p.142

145. Sui cavalli di posta  p.143

146. Dove collocare le guardie p.144

147. Nessun ufficiale potrà avere altro oltre il salario  p.145

148. Elezione del notaio dei sindaci di Sassari  p.146

149. Indagine sui furti di Flumenargia e Cherqui  p.147

150. Elezione dei sindaci del comune di Sassari…  p.148

151. I sassaresi eletti maggiori di Romangia…p.149

152. Divieto di commercio al Podestà, al cavaliere e al notaio p.149

153. Il Podestà non potrà amministrare a sua discrezione p.150

154. Non procedere, solo su denuncia, in Romangia p. 151

155. Divieto di torturare cittadini sassaresi  p.152

156. Provare i furti e i danni a Eristola, Ottava e Settepalme p.152

157. Le ferite incerte  p.153

158. In ciascuna porta di Sassari ci siano due toppe  p.154

159. Danni fatti da animali in Romangia e Flumenargia  p.155

160. Salario del guardiano delle carceri  p.156

161. Il bagno di Sassari  p.157

 

Libro II

 

1.     Nomina dell’erede  p.161

2.     L’eredità di chi muore senza far testamento e senza figli  p.162

3.     Non vendere i beni della moglie  p.163

4.     Citazioni e sequestri  p.165

5.     Citazioni a domicilio  p.165

6.     I contumaci  p.168

7.     Lettura delle sentenze  p.170

8.     I debiti del marito  p.171

9.     Pagamento dei debiti  p.172

10.         I debitori che confessano e che negano  p.173

11.         Risarcire le spese di lite  p.174

12.         Citazioni e caparre  p.174

13.         Sentenze senza Corona  175

14.         Trattamento dei forestieri  p.176

15.         Obbligo di indicare il proprietario dei beni contestati  p.177

16.         Proprietà vincolata da debiti  p.178

17.         Composizione e svolgimento delle Corone  p.179

18.         I testimoni  p.180

19.         Modi di pagamento  p.181

20.         Esecutori testamentari  p.183

21.         Danneggiamenti e salario di giurati e messi  p.184

22.         Tutori e curatori  p.185

23.         Vertenze tra stranieri  p.186

24.         Debiti pagati  p.187

25.         Garanzia del debitore al creditore  p.187

26.         Sequestro conservativo (istasina)  p.188

27.         Divieto di opporsi per lite giudicata  p.189

28.         Prescrizioni e usucapione  p.189

29.         Norme sui bandi   p.191

30.         Pagamenti con beni non posseduti  p.192

31.         Mariti caduti in povertà  p.193

32.         Giuramento per richiesta di pagamento di debito  p.194

33.         Documentare il reclamo di un debito trascorsi due anni  p.195

34.         Le migliorie apportate ad un bene  p.196

35.         L’attività di procuratore  p.197

36.         Non rompere i patti di pace  p.197

37.         Gli appelli  p.198

38.         Giorni dei pagamenti  p.200

39.         Decreti di appello  p.200

40.         Danneggiamenti del bestiame  p.202

41.         Non sequestrare i cadaveri dei debitori  p.204

42.         Nessun Corso potrà avere ufficio in Sassari o nel distretto p.205

43.         Ufficio della Castalderia  p.206

44.         Marcare l’argento  p.206

45.         Approvazione dei nuovi capitoli  p.207

46.         Capitolo sugli agnelli  p.207

47.         Furti e uccisione di buoi e vacche  p.209

48.         Furti e uccisioni di cavalli e cavalle  p.209

49.         Furti e uccisione di pecore e capre  p.209

50.         Furti e uccisione di porci  p.210

51.         Furti e uccisione di asini  p.210

52.         Danni dei cani durante la caccia  p.211

53.         Chi insulta dicendo : “Traditore”  p.211

54.         Chi insulta dicendo : “ Cornuto”  p.212

55.         Pubblicazione dei capitoli precedenti  p.212

56.         Bestiame in comune tra guardiani maggiori e g. minori p.213

57.         I guardiani minori daranno conto ai guardiani maggiori   p.214

58.         Denuncia dei furti  p.215

59.         Il guardiano minore deve marchiare gli animali ogni anno p.216

60.         Il guardiano minore non può disporre del bestiame  p.216

61.         Il guardiano minore può uccidere una bestia con licenza p.217

62.         Il cuoio o la pelle devono essere dati interi o marchiati  p.217

63.         Donativi (intrada) di carne del bestiame  p.218

64.         Firme del decreto  p.218

 

Libro III

 

1.   Omicidio  p.222

2.   Chi ferisce o uccide i banditi  p.224

3.   Coloro che feriscono  p.224

4.   I feriti di notte  p.226

5.   Amputazione di membra  p.227

6.   Donne feritrici  p.228

7.   Feritrici di uomini e reati davanti al Podestà  p.229

8.   Testimonianza delle donne  p.230

9.   Le donne accusate non devono comparire personalmente p.231

10.         Ricerca del malfattore  p.232

11.         Divieto di assalire e di mostrare il coltello  p.233

12.         Divieto di radunarsi con armi  p.234

13.         Non tagliare trecce o brache  p.234

14.         Armi vietate  p.235

15.         Gioco delle verghette e dei dadi  p.136

16.         Garanzia giudiziale  p.237

17.         Chi gira di notte  p.237

18.         Danneggiamenti alle porte di notte  p.238

19.         Chi attraversa le mura  p.239

20.         I guardiani delle mura  p.239

21.         Furti e ladri  p.240

22.         Ladri di strada e masnadieri  p.241

23.         Non ricevere ladri, né cose rubate  p.242

24.         Furto di servi e di serve  p.243

25.         Registrazione dei furti e delle ruberie  p.243

26.         I guardiani di vigne e orti  p.244

27.         Divieto di tagliare alberi  p.247

28.         Non tagliare la vigna altrui  p.248

29.         Divieto di asportare sarmenti da una vigna altrui  p.249

30.         Non torturare, né tormentare alcuna persona libera  p.249

31.         Non violentare le donne  p.250

32.         Non bestemmiare Dio e i santi  p.251

33.         Non dire parole ingiuriose  p.252

34.         I falsi testimoni  p.252

35.         I falsari  p.253

36.         False misure e pesi  p.253

37.         Gli orefici  p.254

38.         Le lavandaie  p.255

39.         Punizione dei reati non contemplati in questo codice p.255

40.         Le condanne ai continentali  p.256

41.         Leggere le sentenze e pagare le multe  p.256

42.         Riscossione delle multe  p.257

43.         Chi si oppone al pignoramento e le cose da pignorare p.258

44.         Arresto dei malfattori  p.259

45.         Compensi ai sergenti  p.259

46.         I notai falsari e chi opera falsità  p.259

47.         Giocare a dadi e darsi al gioco  p.260

48.         Vendita dei beni dei banditi per pagare le penalità  p.261

49.         Navi da corsa e corsari  p.261

50.         Divieto di risposarsi essendo vivo il coniuge  p.265

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

286

Bibliografia essenziale

 

AA.VV., Gli Statuti Sassaresi. Economia, Società, Istituzioni a Sassari nel Medioevo e nell’Età Moderna, a cura di Antonello Mattone e Marco Tangheroni, Sassari 1986

CASU P., Vocabolario Sardo logudorese – Italiano, a cura di Giulio Pulis, ISRE-Ilisso, Nuoro 2002

ESPA E., Dizionario Sardo Italiano, Carlo Delfino Editore, Sassari 1999

FERRER E. B.  Crestomazia Sarda dei Primi Secoli. Volume primo e volume secondo. In  Officina Linguistica, anno IV – N 4 – Dicembre 2003. Ilisso Edizioni, Nuoro, 2003

FINZI V., Gli Statuti della Repubblica di Sassari, in Archivio storico sardo, Cagliari 1911

GUARNERIO P. E. Gli statuti della Repubblica sassarese, Torino, E. Loescher, 1892 (in Archivio glottologico italiano, v.XIII).

MADAU DIAZ G. Il Codice degli Statuti del Libero Comune di Sassari, Editrice Sarda F.lli Fossataro, Cagliari 1969

PITTAU M., Dizionario della Lingua Sarda, Ettore Gasperini Edit. Cagliari 2000

PUDDU M., Ditzionariu de sa limba e de sa cultura sarda, Ediz. Condaghes, Cagliari 2000

RUBATTU  A., Dizionario Universale della Lingua di Sardegna,4 voll., Editoriale La Nuova Sardegna, Sassari, 20007.

SATTA-BRANCA, Il comune di Sassari nei secoli XIII e XIV, Roma 1885

TOLA P, (1850)., Codice degli Statuti della Repubblica di Sassari, Riproduzione anastatica, Ediz. Chiarella, Sassari 1983

TOLA P. , Codice della Repubblica di Sassari. Cagliari 1850

WAGNER  M. L. Dizionario Etimologico Sardo, 3 Voll.,G. Trois Editore, Cagliari 1989

ZIROLIA G. Estensione territoriale degli statuti del Comune di Sassari., G. Gallizzi e C. 1902, p.17, n.1 (Estratto dagli “Studi Sassaresi “. A. II, sez. I, f. I)

287

Indice generale

 

 

Presentazione 

Introduzione p. VII

1.Edizioni critiche del Codice degli Statuti della Repubblica di Sassari

         pag. VII

2. Modalità della trascrizione dei codici membranacei originali p. IX

3. Statuti del Comune di Sassari  del 1316  p. X

3.1           Riproduzione corretta del testo degli Statuti  di Sassari del 1316

p. XI

3.2           Sostituzione della consonante ç , Ç  con la z, Z  p. XI

4. Flussi sinergici vitali costitutivi della comunità di Sassari come ci vengono descritti negli Statuti del Comune di Sassari del 1316  p. XII

Libro I   p.  1

Rubrica del libro I  p.1

Libro II   p. 159

Rubrica del libro II  p.159

Libro III   p.220

Rubrica del libro III  p.220

Indice analitico  p. 267

Indice dei capitoli  p.277

Bibliografia essenziale  p. 287

Indice generale  p. 289

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

289

GLOSSARIO COMPARATO

DELLA LINGUA SARDA

 

Sardo-Italiano

 

Ogni scheda su una pagina

 

Sardo degli Statuti

del Comune di Sassari-1316  (A-Z)

-Latino degli Statuti

-DES di M.L.Wagner

-Varianti del Sardo

-Italiano

 

a cura di Mario Mandras

 

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DELLA LINGUA SARDA

 

Italiano-Sardo

 

Ogni scheda  in una pagina

 

-Italiano    (A-Z)

-Varianti del Sardo

-DES di M.L.Wagner

-Latino degli Statuti

Sardo degli Statuti

del Comune di Sassari-1316

 

a cura di Mario Mandras

 

 

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Statuti del Comune di Sassari 1316

304

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Statuti del Comune di Sassari 1316

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Glossario comparato Sardo-Italiano (per gli Statuti - shede su 1 pag)

164

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Glossario comparato Sardo-Italiano

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Piccolo glossario comparato Italiano-Sardo (per gli Statuti)

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